martedì 18 giugno 2013

Una croce

Quando mi han seppellito hanno scambiato la croce.
Un uomo panciuto viene assai di lontano
con lo spolverino e gli occhiali
e piange sulla mia tomba.

Mi porta dei fiori.
Ha detto che mi farà fare una colonna di marmo
ed una cassa nuova.

Talvolta amerei di sapere
per chi
quel buon uomo mi prende.
È lo stesso; ma credo
che se lo sapesse
rimarrebbe seccato.

(Da "La chitarra del fante" di Giuseppe Steiner, Porta, Piacenza 1920)




Giuseppe Steiner nacque ad Urbino nel 1898 e morì a Torino nel 1964. Pubblicò la sua prima raccolta poetica: "La chitarra del fante", nel 1920, mettendo in luce la sua straordianria ironia unita ad una spiccata fantasia che lo inseriscono nella migilore lirica futurista. Proseguì la sua militanza nel movimento marinettiano con "Stati d'animo diseganti" (1923), opera altamente sperimentale. Il suo ultimo volume di versi uscì nel 1939, col titolo: "Nostalgie del profondo".

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