domenica 10 febbraio 2013

Quando venisti...


Ricordo la domenica lontana,
quando venisti... Stava addormentato
nel sole, un mendicante, sul sagrato
della chiesa e dormiva la campana...

Dormiva nella cella solitaria,
in alto, in alto, quasi oltre la vita,
quella che a l'alba sveglia la sopita
gente e nel vespro s'ubriaca d'aria.

Tu passasti e la chiesa non s'avvide
di te che le somigli: una sorella
piena di canti anch'essa e poverella,
che a volte piange e molto più sorride...

Le somigli nei giorni di lavoro,
e di festa, quand'ella s'inghirlanda,
ché allora porti odore di lavanda,
e metti in capo un pettinino d'oro...

Oggi, poiché ho seguito le tue strade,
e m'hai smagato dalla nostra chiesa,
a te porgo la mia lampada accesa,
e il cuor d'argento con le sette spade!...

(Fausto Maria Martini)



mercoledì 6 febbraio 2013

Canzone della pecorella che bela sulla scogliera

Belante pecorella, non sa se ha qualche guaio.
Bela perché belare è come lo stellare per le stelle.
Anche di notte bela solitaria. Nemmeno un fuoco rosa gira intorno...
Volta al mare profondo
Bela tutto il dolor di questo mondo.

(Paul Fort)




lunedì 4 febbraio 2013

Tramonto


Chi batte ai palazzi di marmo sanguigno?
Sono i mercanti dagli occhi verdi.
Sono i mercanti dagli occhi verdi,
e ognuno porta un chiuso scrigno.

- O mercanti, che portate?
Che portate nel vostro forziere? -
Così domandano le dame annoiate
col gomito sull'origliere.

Poi nel forziere le dame annoiate
affondano le mani profumate.
Si mettono diademi ed ori,
e merletti d'argento e ghirigori,
purpurei manti si mettono addosso
e vanno a specchiarsi vestite di rosso.
Ma negli specchi certe dame smorte
appaiono, come da oscure porte...
Appaiono manti di scarlatto...
Appaiono verdi occhi di gatto...

Intanto ai confini del mondo
passano i carri d'oro del tramonto.

(Ugo Betti)