sabato 22 giugno 2013

Tramonto triste

Quando piove d'autunno, e a poco a poco
Rabbrividendo ogni albero si spoglia
E per il mondo passa un sospir fioco,

Folle o bambino, sento in me la voglia
Di piangere pur io col ciel, co' rami
Quasi varcassi paurosa soglia.

Eppur d'inverno i dì son brevi e grami,
E il sonno è lungo, e la speranza dorme
Accanto al fuoco, tra i vecchi legnami:

Passano l'ore e son tacite l'orme
Sul nostro cuore, ed i fremiti ha cupi
Il vento, e i sogni hanno placide forme:

Muoiono i vecchi, discendono i lupi.

(Da "Veli" di Francesco §Giacomucci, Pierro, Napoli 1898)





Francesco Giacomucci nacque a Vasto nel 1872 e morì a Napoli nel 1950. Dopo la laurea in Giurisprudenza iniziò a collaborare con varie riviste letterarie e nel contempo iniziò la carriera professionale fino a divenire magistrato di fama nazionale. In gioventù scrisse versi di sapore dannunziano e decadente che pubblicò in due volumi: "Caro infirma" (1895) e "Veli" (1898).

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