sabato 15 marzo 2014

Le cose che fanno la primavera

L'acqua rimbalzante dei passeri sui tetti.
La ghirlanda umida di viole che le rondini
sospendono intorno al cornicione della casa,
all'alba.
L'ombrello verde del mendicante di campagna
che va in elemosina sotto la pioggia.
L'organo di Barberia che suona nel sobborgo
il valzer triste della Vedova Allegra.
Le bianche nuvole di polvere
che corron dietro agli automobili.
Le lucciole nel camposanto.
Il giardiniere che vernicia i sedili di legno del viale.
L'innaffiatoio rosso abbandonato nel cortile.
Il ciuffo d'erba fresca nella gronda.
E la fontana che fa la piscia
dentro il suo cerchio,
mentre passan le guardie, col bastone
sotto il braccio, senza far contravvenzione.
L'asino del frate cercatore
che s'impuntiglia in mezzo alla strada
a non voler andar più avanti
malgrado le legnate del padrone,
perché è passata l'asina dell'ortolano.
Una rosa finta nel cappello
d'una signora divorabile.
E quella nuvola fanciulla
che si dondola laggiù
voluttuosamente
rinfrescando tutto il cielo
del roseo delle sue gambe ignude,
sull'altalena della doppia voce
del cuculo.


NOTA
Questa poesia è di Corrado Govoni e fa parte della raccolta L'inaugurazione della primavera, Taddei, Ferrara 1915; nella seconda edizione, uscita presso lo stesso editore nel 1920, la si trova alle pagine 161 e 162.