domenica 2 giugno 2013

L'assiuolo

Dov'era la luna? ché il cielo
notava in un'alba di perla,
ed ergersi il mandorlo e il melo
parevano a meglio vederla.
Venivano soffi di lampi
da un nero di nubi laggiù;
veniva una voce dai campi:
chiù...

Le stelle lucevano rare
tra mezzo alla nebbia di latte:
sentivo il cullare del mare,
sentivo un fru fru tra le fratte;
sentivo nel cuore un sussulto,
com'eco d'un grido che fu.
Sonava lontano il singulto:
chiù...

Su tutte le lucide vette
tremava un sospiro di vento:
squassavano le cavallette
finissimi sistri d'argento
(tintinni a invisibili porte
che forse non s'aprono più?...);
e c'era quel pianto di morte...
chiù...

(Da "Myricae" di Giovanni Pascoli, Rizzoli, Milano)



COMMENTO

L'assiuolo è un uccello rapace notturno simile al gufo con due ciuffi di penne sul capo, detto anche popolarmente in Toscana chiù per il verso che emette. È uccello spesso presente nelle poesie di Pascoli come simbolo di morte, di tristezza, di alienazione.

(Da: G. Savoca M. Tropea, "Pascoli, Gozzano e i crepuscolari", Laterza, Bari 1988)

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