io seguirò il mio Angelo
che mi porterà nel paese
dove il sole non tramonta,
dove tutti si vogliono bene
e le pupille degli uomini
sono chiare come quelle dei bimbi.
Nel paese donde attinsi le voci
della mia poesia, dove mi rifugiai
sempre, dove ritroverò quelli
che mi hanno preceduta.
È questione di attesa.
L'istante è nella mente di Dio.
Se la fiaccola arderà nella notte
seguirò il mio Angelo,
che mi porterà per mano, lieve.
(Da "La carta dispari" di Donata Doni, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma 1968)
Donata Doni (nome d'arte di Santina Maccarone) nacque a Lagonegro nel 1913 e morì a Roma nel 1972. Laureatasi in lettere a Padova, professò l'insegnamento in varie scuole italiane. Si trasferì poi a Roma dove lavorò presso il ministero della pubblica istruzione. Coltivò l'amore per la poesia fin dalla prima gioventù ma cominciò a pubblicare i suoi versi ben oltre i trent'anni. Si spense in seguito ad una grave e lunga malattia.
Opere poetiche: "Orme di nubi" (1949), "L'alba che ignoro" (1954), "Il pianto dei ciliegi fioriti" (1963), "La carta dispari" (1968), "Il fiore della gaggìa" (postuma, 1973), "Neve e mare" (postuma, 1973).
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