domenica 11 agosto 2013

I giocatori

Giocavano su un pezzo di terra
i contadini a carte d'azzardo.
Uno aveva nei denti il veleno
della vittoria e uno
nascosto nella manica
un coltello quanto il braccio.

Venne la luna, vela
sui colli ancora bruni
tra i cerchi del tramonto
e al vincitore i fanti
le donne e i cavalieri
tracciarono una via
perduta ai boschi e illuminata ai lampi
dell'arma inseguitrice.

Alta e sonante in limine,
la vittoria è uno stelo
delle gocce di fiele.

(Da "Nubi" di Domenico Rea, Società Editrice Napoletana, Napoli 1977)




Domenico Rea nacque a Napoli nel 1921 e ivi morì nel 1994. È famoso per la sua narrativa (racconti e romanzi) di ispirazione neorealista. Pubblicò anche qualche volume di versi in cui si definì in tale (modesta) maniera: «Ho qui raccolto questo manipolo di versi scritti nel corso di decenni quale umile omaggio all'inimitabile arte della poesia riservata a pochi eletti. Si considerino pertanto come schizzi e note ai margini del mio lavoro di scrittore in prosa».
Opere poetiche: "L'altra faccia" (1965), "Nubi" (1977).

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