mercoledì 7 agosto 2013

Lungo la Bormida

Un poco d'ombra, e il cuor trasogna. Sono
colore d'ombra, azzurrate e così
pure, queste mie mani: trasfigurano.

Certo, d'uguale trasfigurazione
s'è fatto arcano il mio volto, ed è calmo
sovranamente: la maschera d'ombra
reca nuovi pensieri,
felicità. Pensieri? sono tenui
come nubi serene nel sereno,
cosa diversa e senza nome, e insieme
con loro io mi diffondo nel respiro
silenzioso audibile del mondo.
E, vagamente, non so se non questo:
che, come un petto umano unico, il mondo
respira, e anch'io secondo questo ritmo,
anch'io son parte di questo respiro.

A me stesso ritorno solamente
per sognare un bel sogno: essere qui
sepolto, senza bara, e alimentare
l'alto vigore d'un albero snello?

(Da "Per non morire e altre poesie" di Aldo Capasso, Berben, Modena 1947)




Aldo Capasso nacque a Venezia nel 1909 e morì a Cairo Montenotte nel 1997. Dopo la laurea in letterature moderne conseguita a Genova nel 1931, si dedicò pienamente alla critica letteraria e alla poesia, collaborando alla «Nazione» di Firenze, al «Corriere della Nazione» di Roma e dirigendo la rivista «Realismo lirico».
Opere poetiche: "Il passo del cigno e altri poemi" (1931), "Il paese senza tempo" (1934), "Cantano i giovani fascisti" (1936), "17 poesie" (1939), "Per non morire e altre poesie" (1947), "Poemetti in prosa" (1951), "Formiche d'autunno" (1952), "Recitativi, quasi meditazioni" (1958), "Turno di notte e altri poemetti in prosa (1963).

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