mercoledì 24 luglio 2013

Invocazione

Opera! solennità di parola:
il profumo e l'armonia,
la bellezza e la bontà,
la parvenza del sogno lontana,
la bolla sospirosa,
che ascende, su dal mistero,
dal mar de l'idee.

Opera! tragica forma:
tanto d'amore, che la illumini,
tanto di rinuncia, che l'affini;
equità sempre, ragion di vita,
se terrena ruggisca,
come un alato trasvoli,
o indugi nel grembo a li oceani;
se porga ai solchi il corrotto,
come una viola,
verzichi tra chiare acque,
pallida ninfea,
o a l'etere, spiritual cibo,
come il fiore de l'aria,
protenda le sobrie radici.

Opera: sfinge suprema,
bacio di vane labbra e carnali,
copula mal secura
d'amor voluto e inconscio,
alba gaudiosa del cuore,
miraggio breve de l'ingegno,
passione e martirio del braccio, -
creatura strana,
creatura maledetta e adorata,
come una femminile unità,
che riaccenda, improvvisa
al tepor de le nuove fiamme,
la sanguinosa angoscia
de le antiche piaghe.

Opera! specchio e rivelazione
de le fragili anime,
de le grevi sustanze;
miracolo a la fede, a l'arte, a l'amore;
opera, sferza e fulcro.

(Da "Dialoghi d'esteta" di Romolo Quaglino, Treves, Milano 1899)



Nessun commento:

Posta un commento