domenica 2 novembre 2014

Canzonetta d'una sera di novembre

Gli orti son tutti pieni
di crisantemi bianchi
e di foglie cadute:
pe' silenzi sereni
vanno i ricordi stanchi
delle cose perdute.

Ancor l'ultimo sole
incendia una vetrata
laggiù: suonano l'Ave.
In un ciel di viole
la luna s'è levata
di dietro a Monte Cave.

Novembre. Ah, che veleno
in queste sere smorte,
quando nel cheto lume
pe' piani umidi il fieno
e l'erbe odoran forte
fra le nebbie del fiume!

Quando l'autunno infiora
come uno stanco aprile
l'asil romito ov'io,
solo, m'indugio ancora,
che veleno sottile
di ricordi e d'oblio!

Non tornerà l'assente
che nei vesperi molli
qui mi sedea vicino
(moria sì dolcemente
sovra i lontani colli
il giorno novembrino);

non tornerà più mai
in una sera stanca
giungendo di lontano
l'amica che obliai,
la buona anima bianca,
a porgermi la mano?

Troppe volte io l'attesi,
con la fronte che ardeva,
dietro al vecchio cancello,
e l'anima protesi
se la ghiaia strideva
sotto al piedino snello!

Troppe volte la sera
ho udito una romanza
passata ormai di moda
diffondersi leggera
per la tepida stanza
dal piano a mezza coda!

E troppe volte infine
io le vidi cadere
nell'ebbrezza profonda
rovescia su le trine
bianche dell'origliere
la bella testa bionda!

E quest'amore è morto.
Ove sarà l'altera
che tenne in signoria
i giaggioli dell'orto?
Non tornerà, una sera?
Non tornerai, Maria?


Commiato

I morti: ieri i Santi.
O mio cuore, è la sorte:
quel che fu santo ieri
oggi nei camposanti
custodisce la morte
fra le ghirlande e i ceri.



NOTA
Canzonetta d'una sera di novembre è la dodicesima ed ultima poesia della sezione Rime delle liete e delle tristi stagioni compresa nel libro di Guelfo Civinini (1873-1954): L'urna, Alighieri, Roma 1900. L'autore, noto non solo come poeta, la ripresentò anche nel suo successivo volume poetico uscito più di dieci anni dopo: I sentieri e le nuvole, Treves, Milano 1911. Qui si notano il cambiamento del titolo (Canzonetta novembrina) e alcune modifiche del testo. La stessa poesia, nella prima versione, fu inserita anche nell'antologia curata da Glauco Viazzi: Dal simbolismo al déco, Einaudi, Torino 1981.




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